viaggio /5
Ci sono giorni in cui non vedo l'ora che arrivi il prossimo incontro con lo psicologo, perché sono ansioso di vedere i progressi, sempre sperando che prima o poi avverrà qualcosa di magico che mi farà prendere il volo.
Il "prossimo incontro" c'è stato e si è svolto come il precedente: abbiamo lavorato ancora sullo stesso ricordo "disturbante" della volta scorsa, uno di quelli collegati alla scarsa autostima, al sentirsi inadeguati.
Non è ancora risolto, rievocarlo non mi lascia ancora tranquillo. Ci lavoreremo.
Ho una grande sensibilità, ha detto, che mi porta a ragionare molto su quello che vivo. Mi è piaciuto sentirmelo dire: per me, la sensibilità è un valore molto importante, come la gentilezza.
Però fa parte del problema, perché non ho mai imparato a capire davvero cosa provo e tutto questo ragionare, non supportato dalla consapevolezza sulle emozioni, non porta da nessuna parte.
Sarà un percorso lungo, temo.