letture
Ho (ri)cominciato a leggere.
Niente di serio, ma è stato un bell'inizio.
Dapprima avevo ripreso in mano "Camminare" di H. D Thoreau, un libello molto breve che avevo sul comodino da un po' di tempo: non riesco a finirlo, non mi prende. Forse non è adesso il momento giusto per completare la lettura, ma in ogni caso lo lascio dov'è, non si sa mai che mi venga voglia.
Poi, al centro commerciale, tra una spesa e l'altra, ho scelto un paio di titoli, approfittando di un'offerta dell'editrice Tea Libri:
"In un paese bruciato dal sole - L'Australia", di Bill Bryson e "Ogni momento è prezioso" di Raphaëlle Giordano. Li ho scelti al volo, di pancia, senza conoscere gli autori: il primo, perché in effetti volevo un libro che mi portasse in viaggio, e l'Australia mi affascina da sempre; il secondo, perché la storia, così come sommariamente spiegata nella quarta di copertina, sembrava raccontare un presente simile al mio. Una rapida occhiata all'interno mi ha convinto subito che entrambi avevano uno stile abbastanza leggero, "facile" e adatto a me. Ripensandoci, immagino che tutti i libri di quell'espositore fossero proprio una selezione di letture da fare sotto l'ombrellone, quindi tutte piacevoli e non troppo impegnative.
Il libro di Bryson mi è piaciuto tantissimo, l'ho trovato molto interessante e a tratti davvero divertente. Esilarante il racconto di una sbronza "accidentale" in un pub sperduto nel Territorio del Nord: ho riso fino alle lacrime. Nonostante questo, non si tratta di un libro umoristico e dopo averlo letto ne so un po' di più sul continente/isola più grande del mondo, sulla sua strana storia, la politica, la mentalità dei suoi abitanti, il triste presente degli aborigeni, divenuti un popolo di persone invisibili, e anche sulla sua fauna micidiale.
Anche il romanzo della Giordano è interessante per me, perché quello che racconta mi offre spunti di riflessione e ispirazione per affrontare il periodo che sto vivendo e lo fa con una narrazione che mi prende e mi tiene dentro la storia. Diciamo che mi lascio trasportare volentieri.
Ecco, forse non si tratta di capolavori, ma per me questi "primi" due libri sono importanti perché mi hanno dato e mi danno delle sensazioni sulle quali rifletto spesso e che mi faranno certamente cambiare. Sì, perché tutta la nostra vita è regolata dalle emozioni, anche le più brevi e fuggevoli, anche quelle che troviamo in un libro interessante.
Adesso ho quasi terminato il romanzo, nel frattempo sto pensando con quale libro continuare...
Giorni fa, in zona, ho visto un banchetto di libri usati: credo che presto ci darò un'occhiata.